La poesia è il salvagente cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria riesce a passare.

Kahlil Gibran

Donne sole

Donne sole,
che camminano tra le stagioni,
le vetrine e i parrucchieri.

Donne sole,
chine sopra un libro
in cui credono un po’ di più
di quanto a volte tu sapresti fare;
donne sole,
che insieme ad una frase
ci mettono anche il cuore,
che stranamente,
a volte non si vede
tanto è coperto bene,
da un seno bianco e profumato.

Donne sole,
con le mani sempre piene
di sacchetti della spesa
e manine piccoline,
che non si staccano nemmeno,
quando ormai c’è il sonno pieno
di notti fredde
e pioggia sopra i vetri.

Donne sole,
tra la gente.
Donne sole,
con in mente la carriera , e poi ,
là , lontano lontano ,
c’è il pensiero di quel figlio
che forse non ce la farà,
a piangere
il grido della vita.

Donne sole ,
con in mano un telefono
che spesso è muto;
donne sole…
A ridere tra loro,
a raccontarsi di tragedie inesistenti
e di bucati poi da fare;
ridono tra loro,
mentre controllano un rossetto
un po’ vivace;
donne sole,
pettinate e spettinate.

Donne sole,
che camminano coi nipoti nei giardini,
sole , sole …
Ricordando un’altalena appesa a un ramo.

Donne sole,
sempre innamorate…
Chine sopra un libro,
con la voglia di capire,
di non fermarsi mai.
Donne sole,
con la penna che si ferma,
ancora , sopra un foglio
e dentro ad un pensiero.

***

Marinetta  - 2004

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