un ringraziamento a Tomaso
... per te
La poesia è il salvagente cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria riesce a passare.
Kahlil Gibran
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria riesce a passare.
Kahlil Gibran
mercoledì 30 maggio 2012
lunedì 28 maggio 2012
La fanciullezza
Dio quanti ricordi ...
Com ' eravamo belli ... tutti : )
1969 - terza elementare ...
La bimba indicata dalla freccia sono io. La signorina Benevento , la nostra maestra e il direttore didattico Fatica ... adesso si chiamerebbe Dirigente scolastico : )
Scuola elementare DE CAPOA - plesso S. Leonardo - terzo circolo se non ricordo male
Me li ricordo tutti quei visi di bambini ...
Di qualcuno però ho dimenticato il nome ... Eravamo in tanti : )
Qualcuno/a lo incontro ancora per strada ... E qualcuno ... purtroppo è già volato via ...
Il mio sorriso era sereno ... felice ...
Così come deve essere un bambino : )
Se qualcuno che passa di qui si riconosce in questa foto , mi contatti ...
sarebbe una grande gioia
Marinetta
Pomeriggio d’autunno
Tra foglie ingiallite
e gocce di pioggia,
tra colori sfumati
dall’ocra al verde un po’ cupo,
tra fruscii silenziosi
e respiri vicini,
tra labbra che chiedono
e pensieri annullati…
…
Tra noi , né veli,
né parole stupide e inutili…
Tra foglie e gocce di pioggia
in un bosco mai visitato,
tra foglie e respiri,
le mani hanno alzato sipari
che coprivano pesanti
quell’unica,
incontenibile,
voglia di amarsi.
Genuina,
pulita,
colorata,
silenziosa
…
Bagnata…
Come foglie di un bosco
che si è colorato di autunno.
E mai , il cielo
fu più sereno,
in un umido pomeriggio d’autunno,
come quello che ci ha visto
vicini , nell’anima,
che non osa pensare,
a quanto immenso e incredibile…
Potertelo dire…
Che sei tutto questo,
in un meraviglioso
pomeriggio, bagnato ,
d’autunno.
***
Marinetta
2004
Alla persona speciale che è nella mia vita …
Spero tu possa tornare a leggerla anche qui
venerdì 25 maggio 2012
Invento
Così mi invento
quel qualcosa di più
quando le tue braccia
non sono il mio mare.
Bagno ogni pensiero
con gocce salate
e schiuma bianca diventa
ogni piccolo sentire
chiuso nei più profondi abissi
Invento un po’ di più…
Come il fragore delle onde d’inverno,
ti sommergono le emozioni.
Invento …
Colorando di verde
i viali che non mi fai percorrere
con la mia mano stretta nella tua.
E credo ad invenzioni della mente
alle speranze
che non posso far morire,
ai giorni nuovi
che sono quadri naif
pieni di colori.
Invento amando
e con amore
torno ad amarti
Seppellendo egoismi
…mi fermo silenziosa…
Ed è ancora emozione
Invenzioni della mente
Invento per amore
…Con amore
… E … solo
Per amarti.
*****
Marinetta - 2009
giovedì 24 maggio 2012
Come voli di rondini
Scolpisci voli
come rondini nere
solo pensieri
*
solo pensieri
parabole , intrecci
tuffi nel vento
*
vento fresco
estate di casa mia
copro le spalle…
*
Guardo lontano
ancora pensieri
chiusi tra ciglia
*
rondini, vento
riflessi di luce
appoggiati
*
appoggiati
sui campi dorati,
sono là…
*
Sono là
a sentirmi bambina
cuore di miele
*
cuore di miele
fame di tenerezza
tocco la pelle
*
calmo respiro
piano sfioro di nuovo
pelle di vento
*
copro le spalle
sola la rondine
rincasa con me
*****
Marinetta
2011
lunedì 21 maggio 2012
haiku per un angelo
Come te
viveva con i sogni
e i suoi libri
*
Come te
sorrisi puliti
diari da riempire
*
Come te
jeans e zainetto
musica nuova
*
Come te
tempo al futuro
ali ai piedi
*
Come me…
Penso a una madre
cuore si stringe
*
Bambina
in un cielo lontano
prego per una…
Carezza
***
Marinetta
Ciao Melissa!
venerdì 18 maggio 2012
Signore, ho il tempo -- di Michel Quoist
Sono uscito, Signore,
fuori la gente usciva.
Camminavano e correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo,
correvano dietro al tempo,
per riprendere il tempo,
per guadagnare tempo!...
"Arrivederci, signore, scusi,
non ho il tempo.
Ripasserò, non posso attendere,
non ho il tempo.
Termino questa lettera perché
non ho il tempo.
Avrei voluto aiutarla,
ma non ho il tempo.
Non posso accettare,
per mancanza di tempo.
Non posso riflettere, leggere,
sono sovraccarico,
non ho il tempo".
Vorrei pregare, ma non ho il tempo.
Tu comprendi, Signore,
non ho il tempo.
Lo studente, ha il suo studio
e tanto lavoro,
non ha tempo... più tardi...
Il giovane fa dello sport,
non ha tempo... più tardi...
Lo sposo novello
deve arredare la casa,
non ha tempo... più tardi...
I genitori hanno i bambini,
non hanno tempo... più tardi...
I nonni hanno i nipotini,
non hanno tempo... più tardi...
Sono malati! Hanno le loro cure,
non hanno tempo... più tardi...
Sono moribondi, non hanno...
troppo tardi!...
non hanno più tempo!...
Così gli uomini corrono tutti
dietro al tempo, o Signore,
passano sulla terra correndo,
frettolosi, precipitosi,
sovraccarichi, impetuosi, avventati...
e non arrivano mai a tutto,
manca loro il tempo,
nonostante ogni sforzo,
manca loro il tempo,
anzi manca loro molto tempo.
Signore, Tu hai dovuto fare
un errore di calcolo.
V'è un errore generale:
le ore sono troppo brevi,
i giorni sono troppo brevi,
le vite sono troppo brevi!
Tu, che sei fuori del tempo,
sorridi, o Signore,
nel vederci lottare con esso,
e Tu sai quello che fai!
Tu non Ti sbagli quando distribuisci
il tempo agli uomini:
doni a ciascuno il tempo di fare…
Ma non bisogna perdere tempo,
sprecare tempo,
ammazzare il tempo.
Perché il tempo
è un regalo,
ma un regalo deteriorabile,
un regalo che non si conserva.
Signore, ho tempo,
ho tutto il tempo mio,
tutto il tempo che Tu mi dai:
gli anni della mia vita,
le giornate dei miei anni,
le ore delle mie giornate,
sono tutti miei.
A me spetta riempirli,
serenamente, con calma,
ma riempirli tutti…
fuori la gente usciva.
Camminavano e correvano tutti.
Correvano per non perdere tempo,
correvano dietro al tempo,
per riprendere il tempo,
per guadagnare tempo!...
"Arrivederci, signore, scusi,
non ho il tempo.
Ripasserò, non posso attendere,
non ho il tempo.
Termino questa lettera perché
non ho il tempo.
Avrei voluto aiutarla,
ma non ho il tempo.
Non posso accettare,
per mancanza di tempo.
Non posso riflettere, leggere,
sono sovraccarico,
non ho il tempo".
Vorrei pregare, ma non ho il tempo.
Tu comprendi, Signore,
non ho il tempo.
Lo studente, ha il suo studio
e tanto lavoro,
non ha tempo... più tardi...
Il giovane fa dello sport,
non ha tempo... più tardi...
Lo sposo novello
deve arredare la casa,
non ha tempo... più tardi...
I genitori hanno i bambini,
non hanno tempo... più tardi...
I nonni hanno i nipotini,
non hanno tempo... più tardi...
Sono malati! Hanno le loro cure,
non hanno tempo... più tardi...
Sono moribondi, non hanno...
troppo tardi!...
non hanno più tempo!...
Così gli uomini corrono tutti
dietro al tempo, o Signore,
passano sulla terra correndo,
frettolosi, precipitosi,
sovraccarichi, impetuosi, avventati...
e non arrivano mai a tutto,
manca loro il tempo,
nonostante ogni sforzo,
manca loro il tempo,
anzi manca loro molto tempo.
Signore, Tu hai dovuto fare
un errore di calcolo.
V'è un errore generale:
le ore sono troppo brevi,
i giorni sono troppo brevi,
le vite sono troppo brevi!
Tu, che sei fuori del tempo,
sorridi, o Signore,
nel vederci lottare con esso,
e Tu sai quello che fai!
Tu non Ti sbagli quando distribuisci
il tempo agli uomini:
doni a ciascuno il tempo di fare…
Ma non bisogna perdere tempo,
sprecare tempo,
ammazzare il tempo.
Perché il tempo
è un regalo,
ma un regalo deteriorabile,
un regalo che non si conserva.
Signore, ho tempo,
ho tutto il tempo mio,
tutto il tempo che Tu mi dai:
gli anni della mia vita,
le giornate dei miei anni,
le ore delle mie giornate,
sono tutti miei.
A me spetta riempirli,
serenamente, con calma,
ma riempirli tutti…
*****
mercoledì 16 maggio 2012
Haiku n° 4
Non sentir mai
noia impolverata
tempo si perde
*
Marinetta
Haiku di Carlo Bramanti
Un poeta e un ragazzo straordinario che ho avuto modo di conoscere un po' di anni fa ne : " Lo spazio che c'è in te"
*
Scrivo al tramonto
nel sollievo effimero
dell'indistinto.
*
Solitudine -
nell'amaro far nulla
imito un grillo.
http://poesia.blog.rainews24.it/2011/06/23/opere-inedite-carlo-bramanti/
Sul marciapiede
una straniera bella
siede e m'incanta.
una straniera bella
siede e m'incanta.
*
Scrivo al tramonto
nel sollievo effimero
dell'indistinto.
*
Solitudine -
nell'amaro far nulla
imito un grillo.
http://poesia.blog.rainews24.it/2011/06/23/opere-inedite-carlo-bramanti/
martedì 15 maggio 2012
Haiku n° 3
E’ oggi sai ,
piccolo dolore , ma ,
ha il suo vento
Marinetta
lunedì 14 maggio 2012
giovedì 10 maggio 2012
Haiku
Componimento poetico giapponese di 17 sillabe, distribuite in tre gruppi di 5, 7 e 5 sillabe ciascuno
L’haiku è una brevissima poesia. Solo tre versi. Rigide le sue regole. 17 sillabe, incasellate in un preciso schema: il primo verso consta di 5 sillabe, il secondo sette, il terzo cinque. È uno stile nato dalla tradizione nipponica, la quale è nota per l’amore delle cose compatte ed asciutte, la cura dei dettagli, la ricerca dell’essenzialità.
Queste sono caratteristiche inconfondibili di questo stile poetico, ove c’è poco spazio, poco tempo. Dinanzi ad un’infinità di parole il poeta di haiku ne sceglie una soltanto, quella giusta, quella in grado di racchiudere in se stessa un’intera immagine, in grado di tessere un percorso, una scala su cui il lettore possa divagare, raggiungendo mete che vanno anche al di là del messaggio che reca il singolo haiku sotto i suoi occhi
dal Web
http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=1504
L’haiku è una brevissima poesia. Solo tre versi. Rigide le sue regole. 17 sillabe, incasellate in un preciso schema: il primo verso consta di 5 sillabe, il secondo sette, il terzo cinque. È uno stile nato dalla tradizione nipponica, la quale è nota per l’amore delle cose compatte ed asciutte, la cura dei dettagli, la ricerca dell’essenzialità.
Queste sono caratteristiche inconfondibili di questo stile poetico, ove c’è poco spazio, poco tempo. Dinanzi ad un’infinità di parole il poeta di haiku ne sceglie una soltanto, quella giusta, quella in grado di racchiudere in se stessa un’intera immagine, in grado di tessere un percorso, una scala su cui il lettore possa divagare, raggiungendo mete che vanno anche al di là del messaggio che reca il singolo haiku sotto i suoi occhi
dal Web
http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=1504
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