La poesia è il salvagente cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l'aria riesce a passare.

Kahlil Gibran

mercoledì 22 dicembre 2021

Nascerà...














Scatti del mio presepe 2021 :)
Auguro a tutti Voi , tanta gioia nel cuore
Il più semplice dei giorni , da vivere semplicemente 
e possibilmente con una mano stretta nella propria...
semplicemente
Buon Natale!
Marinetta :)

giovedì 9 dicembre 2021

Preghiera per uno che si è perso, e dunque, a dirla tutta, preghiera per me.


Signore buon Dio, abbiate pazienza...son di nuovo io.

Dunque, qui le cose vanno bene, chi più chi meno, ci si arrangia, in pratica, si trova poi sempre il modo di cavarsela, voi mi capite, insomma, il problema non è questo.

Il problema sarebbe un altro, se avete la pazienza di ascoltarmi.

Il problema è questa strada, bella strada questa che corre e scorre e soccorre, ma non corre diritta, come potrebbe e nemmeno storta come saprebbe, no.

Curiosamente si disfa.

Credetemi (per una volta voi credete a me) si disfa.

Dovendo riassumere, se ne va un po' di qua, un po' di là, presa da improvvisa libertà. Chissà.

Adesso, non per sminuire, ma dovrei spiegarvi questa cosa, che è cosa da uomini, e non è cosa da Dio, di quando la strada che si ha davanti si disfa, si perde, si sgrana, si eclissa, non so se avete presente, ma è

facile che non abbiate presente, è una cosa da uomini, in generale, perdersi.

Non è roba da Voi. Bisogna che abbiate pazienza e mi lasciate spiegare.

Faccenda di un attimo.

Non è di questa strada, fatta di terra e polvere e sassi, che stiamo parlando. La strada in questione è un'altra.

E corre non fuori, ma dentro. Qui dentro. Non so se avete presente: la mia strada.

Ne hanno tutti una, lo saprete anche voi, che tra l'altro, non siete estraneo al progetto di questa macchina che siamo, tutti quanti, ognuno a modo suo. Una strada dentro ce l'hanno tutti, cosa che facilita, per lo più, l'incombenza di questo viaggio nostro, e solo raramente lo complica. Adesso è uno di quei momenti che lo complica. Volendo riassumere, è quella strada, quella dentro, che si disfa, si è disfatta, benedetta, non c'è più. Succede, credetemi, succede. E non è una cosa piacevole.

[…]

Così adesso, volendo riassumere volendo, il problema è questo, che ho tante strade intorno e nessuna dentro.

[…]

Come vedete, non è che io non abbia le idee chiare. Le ho chiarissime, ma solo fino a un certo punto della questione: so perfettamente qual'è la domanda, è la risposta che mi manca.

Così, questo buio io lo prendo e lo metto nelle Vostre mani. E Vi chiedo, Signore buon Dio di tenerlo con Voi un’ora soltanto, tenervelo in mano quel tanto che basta per scioglierne il nero per sciogliere il male che fa nella testa quel buio e nel cuore quel nero… vorreste? Potreste anche solo chinarvi guardarlo sorriderne aprirlo rubargli una luce e lasciarlo cadere che tanto a trovarlo ci penso poi io, a vedere dov’è.

 Una cosa da nulla per voi, così grande per me!

Mi ascoltate Signore buon Dio? Non è chiedervi tanto, chiedervi se...non è offesa sperare che voi...

[…]

E poi solo una preghiera, che è un modo di scrivere il profumo dell’attesa.

Scrivete voi, dove volete, il sentiero che ho perduto. Basta un segno, qualcosa, un graffio leggero sul vetro di questi occhi che guardano senza vedere, io lo vedrò.

Scrivete sul mondo una sola parola scritta per me, la leggerò. Sfiorate un istante di questo silenzio, lo sentirò.

Non Abbiate paura,

io non ne ho.

E scivoli via questa preghiera,

con la forza delle parole

oltre le gabbie del mondo,

fino a chissà dove.

Amen.

Tratto da:

Alessandro Baricco, “Oceano mare”


dal web