Donne sole,
che camminano tra le stagioni,
le vetrine e i parrucchieri.
Donne sole,
chine sopra un libro
in cui credono un po’ di più
di quanto a volte tu sapresti fare;
donne sole,
che insieme ad una frase
ci mettono anche il cuore,
che stranamente,
a volte non si vede
tanto è coperto bene,
da un seno bianco e profumato.
Donne sole,
con le mani sempre piene
di sacchetti della spesa
e manine piccoline,
che non si staccano nemmeno,
quando ormai c’è il sonno pieno
di notti fredde
e pioggia sopra i vetri.
Donne sole,
tra la gente.
Donne sole,
con in mente la carriera , e poi ,
là , lontano lontano ,
c’è il pensiero di quel figlio
che forse non ce la farà,
a piangere
il grido della vita.
Donne sole ,
con in mano un telefono
che spesso è muto;
donne sole…
A ridere tra loro,
a raccontarsi di tragedie inesistenti
e di bucati poi da fare;
ridono tra loro,
mentre controllano un rossetto
un po’ vivace;
donne sole,
pettinate e spettinate.
Donne sole,
che camminano coi nipoti nei giardini,
sole , sole …
Ricordando un’altalena appesa a un ramo.
Donne sole,
sempre innamorate…
Chine sopra un libro,
con la voglia di capire,
di non fermarsi mai.
Donne sole,
con la penna che si ferma,
ancora , sopra un foglio
e dentro ad un pensiero.
***
Marinetta - 2004
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